L’Espresso
Un tempo la chiamavano la locomotiva d’Italia. Gli artigiani, le piccole e medie imprese familiari che danno slancio all’economia e la proiettano fuori dai nostri confini. Adesso che il Nord Est paga uno dei prezzi più alti della crisi – solo nel primo trimestre di quest’anno hanno chiuso oltre 8 mila aziende, la battuta d’arresto più forte a livello nazionale secondo i dati Unioncamere-Movimprese – a trainare l’economia sono le vendite all’estero del sistema moda e dell’industria agroalimentare: le carni, i dolci, la pasta e i vini di Verona, con il boom dell’Amarone della Valpolicella, il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, gli spumanti trentini. Allargando la visuale all’Emilia Romagna, i prodotti tipici della “Food valley”, nel Parmense, l’aceto balsamico di Modena.
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