Francia, Spagna e Portogallo si schierano con il nostro Paese nella battaglia contro il Prošek croato
Non siamo più soli a dire “no” al Prošek croato. I produttori di vini a Denominazione d’Origine di Francia, Spagna e Portogallo presenteranno opposizione, assieme ai nostri produttori, alla domanda di registrazione della menzione tradizionale “Prošek” presentata all’Ue dalla Croazia.
Lo annuncia in una nota la Federazione europea dei produttori dei vini a denominazione di origine (Efow). L’organizzazione stigmatizza il fatto che la Commissione stia usando “gli argomenti degli oppositori delle Indicazioni Geografiche” e cioè che “l’etichettatura per i consumatori può garantire che non vi sia confusione”.
“Non si tratta però soltanto di ingannare i consumatori prosegue la nota – ma soprattutto di indebolire e sfruttare la reputazione e il riconoscimento costruiti da un’Indicazione Geografica e gli investimenti fatti, compresi quelli realizzati per proteggere il nome”.
“Per questi motivi – conclude la nota – Efow e i suoi membri si opporranno al riconoscimento del termine “Prošek” come termine tradizionale”. La domanda di riconoscimento è già stata pubblicata dalla Commissione Ue sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, ma l’opposizione espressa dall’Efow dovrebbe a questo punto bloccare la procedura, obbligando
Bruxelles a un supplemento d’indagine. A differenza della prima istruttoria, però, l’Italia non è più sola a difendere una Denominazione d’Origine storica nel panorama vinicolo mondiale. Francia, Spagna e Portogallo temono che in futuro spuntino altre richieste di riconoscimento per Denominazioni che possano evocare le loro Dop.
Fonte: Libero