Tappa romana del roadshow organizzato in collaborazione con Mps con Jp Morgan Am, il ministro Brunetta: “Il piano è una occasione unica per migliorare il Paese”. Bastianini:” Il Monte in campo con largo anticipo per sostenere la filiera dell’agrifood”
“Dateci una mano, diamoci una mano, perché forse è la volta buona che usciamo dalla pandemia, dalla crisi economica e che cambiamo il Paese”. Parlando di PNRR in occasione della quarta tappa del roadshow “Viaggio nell’Italia del PNRR e della Transizione. Un’occasione di crescita per imprese e territorio”, organizzato da Banca Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con Jp Morgan Asset Management e L’Economia del Corriere della Sera, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha esortato da Roma gli imprenditori presenti a scrivere tutti insieme la storia di una nuova Italia.
“Con il PNRR e con Mario Draghi, il nostro Paese ha acquisito credibilità, attirando nuovamente gli investimenti esteri – ha sottolineato Brunetta – Ora stiamo correndo come pazzi per raggiungere i 51 obiettivi richiesti dall’Europa entro la fine dell’anno, di quest’anno, così da ottenere una seconda tranche di fondi da 25 miliardi. Noi andremo avanti così per altri 5 anni, ma anche gli altri dovranno fare la loro parte”, a partire dagli istituti di credito, che hanno il compito di stare vicino agli imprenditori e di guidarli al meglio per non perdere un’opportunità straordinaria.
“In questo momento storico, le banche hanno una grande responsabilità – ha fatto notare Guido Bastianini, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena -. Noi siamo scesi in campo con largo anticipo, creando i centri territoriali agrifood (nell’ambito del progetto Mps Agroalimentare, nda) e AgevolaPiù; sono oltre 20 e nei prossimi mesi ne apriremo altri. Tutto per stare vicino al territorio e ai nostri clienti, per spiegare loro l’opportunità del Pnrr, per assisterli nella progettualità e per aiutarli ad avere i fondi”.
Capitali che serviranno per diventare più sostenibili e tecnologicamente avanzati. Solo così si potrà competere nell’Europa che verrà, come ha testimoniato Pasquale Forte, presidente e fondatore di Eldor Corporation, una società che fa elettronica per automobili e che ha un fatturato di 5oo milioni di euro.
“Penso che sia ineluttabile andare verso una maggiore sostenibilità per il Paese e quindi verso l’elettrificazione. Ci aspetta un futuro eccellente, ma gli imprenditori devono avere il coraggio di osare se vogliono cogliere questa grande opportunità che ci sta offrendo il nostro Paese”. Il mantra oggi dovrebbe essere proprio questo, “osare”, ha sottolineato Luciano Monti, docente di politiche dell’Unione europea al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Luiss Guido Carli.
Tra i settori che saranno maggiormente coinvolti, Maria Paola Tocchi, global market strategist di Jp Morgan Asset Management, ha parlato di energia, di infrastrutture, ma anche dell’agricoltura, che oggi è responsabile di una quota molto importante di emissioni di gas serra (il 18%).
“Il settore agricolo è chiamato a un salto di qualità importante – ha puntualizzato Mauro Rosati, direttore generale Fondazione Qualivita -. Come italianidobbiamo ragionare molto seriamente sulla transizione della terra, su come dovranno essere i sistemi alimentari nel futuro. Tra Pnrr, Green Deal e Pac, abbiamo a disposizione 7o miliardi di euro. Tante risorse che dovranno essere sfruttate bene per mantenere quella leadership che abbiamo saputo conquistarci negli anni. È qui che vedremo la capacità delle imprese di sapersi innovare. Non è una partita semplice. L`Italia deve fare un passo avanti con la meccanizzazione e l`automazione. Ma devono intervenire anche le istituzioni, creando quelle regole che serviranno alle imprese per investire i soldi, altrimenti avremo grosse difficoltà a competere a livello internazionale”, ha concluso Rosati.
Fonte: L’Economia – Corriere della Sera