Nell`indice londinese delle bottiglie più pregiate, il Liv-Ex 100, le etichette di casa nostra guadagnano il 9,8%. Dal Sassicaia (300 euro in enoteca) al Tignanello (fmo a 150), ecco chi vale di più. New entry il Barbaresco, che quest`anno sale del 22%
“Prima di tutto è un piacere da condividere con amici. Poi è anche un vino su cui investire: questo è un plus di cui siamo molto felici”. Renzo Cotarella è il CEO di Marchesi Antinori, griffe italiana del vino, presente con due grandi rossi, Tignanello e Solaia, nell`indice londinese Liv-Ex tuo. La Borsa dei vini di pregio (o fine wines, per dirla con gli addetti ai lavori) che monitora l`andamento delle cento etichette più gettonate al mondo sul mercato secondario.
Proprio come il Tignanello: esce dalle cantine Antinori a 6o euro e decolla sul mercato, con valori che oscillano tra 130-15o euro. Realizza così una delle migliori performance in questo esclusivo paniere, e resta anche alla portata di chi vuole bere il meglio e può concedersi questo e altro. Ecco a voi un vino da investimento.
Come anche il mitico Sassicaia della Tenuta San Guido (l`ultima annata esce dalle cantine intorno a no euro e viaggia nelle enoteche sui 30o euro), o l`Ornellaia dei Marchesi Frescobaldi che moltiplica in scioltezza gli oltre 120 euro di partenza. Solo alcune indicazioni, raccolte sul campo, di etichette che figurano da sempre nella Borsa del vino londinese, il cui valore dipende, ovviamente, anche dal numero di bottiglie in circolazione.
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Fonte: L’Economia – Corriere della Sera