Gazzettino Padova
Il nuovo corso di Coldiretti Padova muove i primi passi. Pochi giorni fa il neopresidente Federico Miotto è stato ricevuto dal presidente nazionale Sergio Marini per un primo incontro. Sullo sfondo, a breve termine, c’è un’emergenza, già evidenziata dai Consorzi Agrari: quella delle aflatossine, micotossine tossiche e cancerogene prodotte da specie fungine, che nel 2012 hanno colpito almeno la metà della produzione di mais veneta. In condizioni ambientali favorevoli le spore degli Aspergillus germinano e successivamente colonizzano svariate tipologie di alimenti, quali granaglie, mais, arachidi ed altri semi oleosi (si ricorda ancora la terribile epidemia scoppiata nel 1961). L’emergenza è particolarmente complicata: da un lato la tutela della salute dei consumatori, dall’altro il rischio di penalizzare il comparto agricolo. Da più parti si è chiesto alla Regione di rivedere i parametri legati alla presenza di aflatossine nel mais (a Verona sono nati con questo scopo addirittra i “cobas del mais”), ma Coldiretti sottolinea che la determinazione di limiti di micotossine spetta alle autorità scientifiche: ogni scelta di modificare in alto o in basso i livelli non può essere responsabilità della politica.
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