L’accordo di libero scambio tra UE e Canada (CETA) è valso al Prosciutto di San Daniele DOP dal momento della sua attuazione un +35% delle esportazioni. Un’intesa, in questi giorni sotto i riflettori, che Mario Emilio Cichetti, Dg del Consorzio del prosciutto di San Daniele, ritiene valida.
«Il Consorzio del San Daniele conferma la valenza assolutamente positiva dell’accordo economico commerciale CETA. I primi dati positivi dell’export del prosciutto di San Daniele in Canada, a partire da settembre 2017, momento in cui è stato attuato il CETA – sottolinea Cichetti -, sono stati pari a un + 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oltre a un incremento del numero delle aziende esportatrici. L’accordo CETA, per il prosciutto di San Daniele, è un elemento positivo per poter esportare di più e meglio il prosciutto friulano in Canada. Gli effetti del CETA fanno sì che il prodotto possa essere esportato in quel Paese con la sua denominazione corretta, cosa impossibile sino a tale intesa visto la presenza e preesistenza di un marchio similare registrato agli inizi degli anni 70 nel mercato canadese e che obbligava il Prosciutto di San Daniele DOP ad essere denominato in quel paese “Authentic Italian Prosciutto“.
Con l’avvio dell’accordo di libero scambio il prosciutto friulano può coesistere con altri prodotti locali e immettersi nel mercato con la propria denominazione e il proprio marchio – afferma Cichetti. In questo modo, il prosciutto di San Daniele originale, con il nome corretto e con i relativi simboli di identificazione sulle confezioni, avrà una riconoscibilità più immediata a completa tutela del consumatore canadese, distinguendosi dall’imitazione locale. Tale possibilità garantisce quindi un vantaggio positivo non solo per il Prosciutto di San Daniele DOP ma per l’intero sistema economico e agroalimentare dei prodotti a Indicazione Geografica italiani avendo la possibilità di inserirli nel mercato canadese con le relative tutele e confrontandosi con i prodotti non originali. Questa opportunità conclude Cichetti – assicura di contrastare con sempre più efficacia i prodotti “imitazione” già storicamente consolidati nel mercato canadese».
Fonte: Messaggero Veneto