Il Messaggero
Non più solo borse e accessori: boom di farmaci, alimentari e cosmetici. Il Censis: la contraffazione brucia 110mila posti lavoro. Non c’è niente che non possa essere imitato, contraffatto, copiato, importato illegalmente. Non ci si ferma più – e da un bel pezzo – alle borse con il logo della griffe, ormai si riproduce tutto: dagli accessori dell’abbigliamento ai gioielli, alle calzature, agli oggetti di design, ai giocattoli, perfino i medicinali. E non è solo un problema etico, un’offesa alla creatività e all’impegno di chi produce, ma è un vero e proprio danno economico all’intero Paese e ai lavoratori. Il fatturato del falso in Italia vale 6,9 miliardi, è così esteso che «non esiste prodotto che non possa essere imitato e venduto», come dimostra la ricerca del ministero dello Sviluppo economico con il Censis.