Produttori preoccupati per l’invasione di frutti dal Sud America dopo l’ok della UE. Anche Sud Africa e Turchia aumentano le esportazioni di agrumi nel nostro Paese.
La domanda in calo legata anche alle chiusure per la pandemia ha fatto scendere i prezzi del 40%. Arriveranno nei prossimi giorni a Rotterdam e Ravenna i primi 3 containers con 75 tonnellate di limoni argentini coltivati a Tucumàn, dopo la revoca da parte dell’Unione Europea della lunga sospensione per i troppi casi di “macchia nera”, la pericolosa Phyllosticta citricarpa degli agrumi. Dopo le contromisure adottate dal paese sud-americano (in particolare con tracciamenti selettivi), il via libero alle spedizioni rimette in moto l’Argentina, primo fornitore di limoni e quarto fornitore di arance dell’Unione Europea. In arrivo contemporaneamente anche i carichi di Limone Eureka dal Sud Africa, Paese dove si continua a investire nell’ampliamento della produzione. Terzo esportatore di agrumi in Europa è la Turchia, fino allo scorso anno presente principalmente in Germania, Olanda e nei paesi dell’Est. Il 2021 ha segnato per la prima volta l’arrivo massiccio di arance, pompelmi e limoni turchi anche in Spagna e Italia. Gli iberici hanno sùbito sollevato una barriera di protezione, riuscendo a rimandare indietro una media di due carichi al giorno per irregolarità amministrative o problemi fitosanitari. In Italia è stata invece sottovalutata la concorrenza turca.
Fonte: Il Messaggero