Il Limone femminello del Gargano, oggi IGP, è il più antico d’Italia: una pianta iper produttiva, che riesce a raggiungere addirittura 5 fioriture in un anno. Nato e prodotto nella provincia di Foggia, nella regione Puglia, è famoso già dall’800.
Un limone dolce, succoso, profumato, che si può mangiare tutto intero al naturale: parliamo del Limone Femminello del Gargano IGP, eccellenza che nasce nella provincia di Foggia, Puglia, ed è prodotto esattamente fra i comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico. Questo, a differenza di altri agrumi è davvero molto particolare e gode di diverse caratteristiche più uniche che rare. Una componente imprescindibile è il territorio e la posizione geografica delle piante: i limoneti del Gargano, infatti, si trovano nella fascia più vicina al mare. Questo crea la condizione ideale per la produzione di limoni e arance dai sapori intensi. A oggi è considerato il limone più antico d’Italia: la tradizione degli agrumi, in Puglia, risale infatti all’anno 1000.
La storia narra che Melo, Principe di Bari, spedì in Normandia diversi frutti – fra cui anche i melangoli, cioè le arance amare – a testimonianza della ricchezza e fertilità delle sue terre, per invogliare i Normanni alla conquista della regione. Ma anche testimonianze successive sanciscono il Gargano come terra vocata alla produzione di limoni: Frate Filippo Bernardi alla fine del ‘600 definì il paesaggio garganico come ricco di “agrumi, che rende i paesani ricchi per il continuo traffico che vi fanno i Veneziani e gli Schiavoni i quali vengono a caricar vini, arance, limoni”. Ed è sempre nello stesso periodo storico, ovvero nel ′700 circa, che è nata l’usanza, nel mese di febbraio, di fare una lunga processione in onore di San Valentino – protettore degli agrumeti sul Colle del Carmine – per benedire le piante.
Fonte: www.cookist.it