“Ligami” è previsto per l’intera giornata di domani. Una rassegna, organizzata dal Consorzio di tutela Pasta di Gragnano IGP con lo Gnam Village di Città della Scienza che ha il merito di dare risalto all’intero comparto agroalimentare di qualità. Raffaelle Borriello, direttore di Ismea, proporrà un quadro sul ruolo dell’agricoltura e delle produzioni agroalimentari sull’economia regionale e sull’incidenza delle stesse negli assetti socioeconomici della Campania. Interverranno, moderati da Giorgio Dell’Orefice, giornalista de Il Sole 24 Ore – Radiocor Plus, anche Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita, lo chef Alfonso Iaccarino, testimonial pasta di Gragnano nel mondo e numerose presenze istituzionali. Atteso, in apertura dell’incontro che si svolgerà nella sala Archimede di Città della Scienza, alle ore 11, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Al centro del dibattito sul tema «Il futuro delle produzioni di qualità», la Pasta di Gragnano IGP. Non è un caso che la manifestazione si chiami “Ligami di pasta”.
Per promuovere la Pasta di Gragnano IGP ma anche il comparto, il presidente e il direttore del Consorzio, Giuseppe Di Martino e Maurizio Cortese hanno ideato un programma appetibile non solo per i cultori del mangiar bene e del mangiar sano, ma anche i tanti appassionati di sport e spettacolo. Alle 18, nella sala Newton di Città della Scienza il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis riceverà la targa autentica del pastificio fondato da suo nonno omonimo e, a seguire, si assisterà ad un concerto di Peppe Barra.
Che la Campania sia in grado di proporre una varietà di produzioni alimentari di alta gamma lo conferma anche il fatto che, – secondo i dati del monitoraggio annuale Ismea-Qualivita – per restare nel campo del Food, vanta 23 produzioni a Indicazione Geografica (13 DOP e 10 IGP) e due STG (Pizza Napoletana e Mozzarella) incidendo, numericamente, per oltre l’8% sul totale dei riconoscimenti nazionali. Il numero di operatori coinvolti in queste produzioni superale 3.000 unità e si sfiorano quasi i 2.000 ettari di superficie. Complessivamente, il valore della produzione vale quasi 350 milioni di euro e l’export di prodotti alimentari certificati sfiora i 110 milioni di euro.
Fonte: Il Mattino