Già si parla di record. Dopo i 52 miliardi di euro di esportazioni del 2021, nel 2022 l’agroalimentare italiano potrebbe raggiungere la cifra di 60 miliardi.
«Un vero e proprio record storico per il vino e il food tricolore» secondo il sottosegretario alle Politiche forestali Gian Marco Centinaio che fa il punto sul cibo made in Italy che continua a fare da traino all’export. I primi sei mesi del 2022 hanno registrato una crescita del 20,6% e questo nonostante il boom dei costi dell’energia e delle materie prime e lo scoppio della guerra in Ucraina. «Un risultato – sottolinea Centinaio – che premia il lavoro delle imprese e le politiche portate avanti in questi mesi e che dimostra che nel mondo c`è sempre più voglia e richiesta di cibo italiano, sinonimo di un vero e proprio stile di vita e garanzie di qualità, bontà e sicurezza».
Secondo i dati Istat sul commercio estero, la Germania resta il principale mercato di sbocco in aumento nel primo semestre 2022 per il cibo made in Italy con una crescita del 14,8%, seguita dagli Stati Uniti (+21,2%) e dalla Francia (+20,6%). E nonostante la Brexit, anche il Regno Unito continua a importare cibo italiano segnano un +22,6%. Il rialzo maggiore è della Turchia con una crescita dell`export agroalimentare tricolore del 29,3%. Segno negativo invece per Cina e Russia che registrano rispettivamente cali del 26,9% e del 17%.
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Fonte: Corriere della Sera