La Commissione Ue ha presentato il regolamento per estendere le indicazioni geografiche dai cibi ai manufatti. E si appresta a riformare le date di scadenzato europeo.
L’Europa è pronta a stravolgere il sistema di garanzie che nell’ultimo trentennio ha regolato la classificazione degli alimenti a indicazione d’origine. L’obiettivo è quello di estenderne il campo di applicazione anche ai prodotti dell’artigianato e dell’industria.
I bollini gialli e blu dell’indicazione geografica protetta, IGP in sigla, che siamo abituati a trovare su prosciutti e formaggi, sarebbero destinati a comparire pure su oggetti come “Il vetro di Murano, il tweed del Donegal, la porcellana di Limoges, le posate di Solingen e la ceramica di Boleslawiec», come spiegava la Commissione in un testo presentato la scorsa primavera per illustrare il progetto di riforma.
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Fonte: Libero