L’Informatore Agrario
Il 25 maggio si vota per le elezioni del nuovo Parlamento europeo e, al di là della retorica, la posta in gioco è alta, in questi anni il progetto di integrazione europea ha mostrato parecchi limiti, ma le elezioni possono rappresentare una novità e un’opportunità di rilancio essenzialmente per un motivo: il Parlamento eletto direttamente dai cittadini presenta i suoi candidati alla presidenza della Commissione Ue
Per chiamare a Palazzo Berlaymont una personalità espressione diretta di una maggioranza elettorale più che un nome deciso dalle cancellerie europee. L’auspicio è che sia una personalità capace all’occorrenza di bilanciare gli interessi dei Governi nazionali. Altro che Europa dei «tecnocrati e delle banche», sono tuttora le capitali europee ad avere più peso sulle scelte dell’Ue. Elezioni significa anche dire addio alla poco entusiasmante Commissione «Barroso II» per averne una nuova prima della fine dell’anno. In autunno si nominerà anche il presidente del Consiglio dell’Ue che sostituirà Herman van Rompuy, politico di grande esperienza e dalle grandi capacità negoziali, ma dal basso profilo quanto a leadership.