Il consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso, che riunisce circa 150 produttori di questa particolare varietà, si è opposto alle visite nelle aziende venete di agricoltori stranieri, in particolare americani, per evitare possibili imitazioni delle tecniche di produzione. Il divieto è stato valutato e poi comunicato dal presidente del consorzio, Andrea Tosatto, a cui nei giorni scorsi era stato comunicato l’arrivo di alcuni imprenditori americani nel Trevigiano.
Gli imprenditori erano stati invitati da un’azienda produttrice di macchine agricole con l’obiettivo di spiegare come viene coltivato il radicchio e vendere alcuni macchinari negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, dice il comitato, diversi agricoltori americani sono venuti in Veneto per apprendere le tecniche di questa coltivazione molto particolare, e in alcuni Stati come l’Oregon sono nate aziende che lo coltivano replicando il metodo usato in Veneto.
“Negli Stati Uniti ci sono dei produttori che ci imitano e usano persino il nostro nome. Ora vengono pure qui e pretendono che gli insegniamo i nostri segreti. È ora di finirla”, ha detto Tosatto.
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Fonte: Ilpost.it