La piccola denominazione berico-scaligera mantiene uno spazio di tutto rispetto nell’olimpo dei grandi vini italiani e raddoppia la presenza nella guida edita dal Gambero Rosso. Premiata la propensione all’invecchiamento dell’uva Durella
Il Lessini Durello, lo spumante da vitigno autoctono prodotto sulle colline di Verona e di Vicenza, conferma il suo spazio tra le blasonate denominazioni del vino italiano e raddoppia la sua presenza all’interno della Guida Vini d’Italia 2024 di Gambero Rosso.
È un crescente successo quello che registra la piccola denominazione a cavallo tra la provincia veronese e vicentina, che da piccola e sconosciuta nicchia della spumantistica italiana, si è pian piano trasformata in una scommessa vincente.
Un risultato importante per l’intera denominazione che da tempo scommette sulla capacità di invecchiamento della Durella, il vitigno autoctono da cui nasce il Lessini Durello.
Due le aziende, entrambe per la prima volta premiate per il Lessini Durello, che hanno conquistato il massimo del riconoscimenti:
Lessini Durello Brut Nera Riserva 2015 – Fongaro
Lessini Durello Pas Dosé Metodo Classico Cuvée Serafino Riserva 2016 – Dal Maso
“Siamo molto fieri per questo risultato – evidenzia Diletta Tonello, presidente del Consorzio Lessini Durello – e possiamo dire che quest’anno la nostra denominazione ha davvero raddoppiato. È un traguardo molto significativo soprattutto se lo leggiamo in rapporto ai piccoli numeri che da sempre contraddistinguono la nostra zona di produzione. Questo testimonia come la doc del Lessini Durello sia un concentrato di elevata qualità in continua crescita e in forte sviluppo”.
La denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al consorzio sono 34 e ogni anno viene prodotto circa 1 milione di bottiglie, di cui 750.000 con metodo Charmat e 250.000 con Metodo Classico.