L’Impresa
L’esperienza sul campo può aiutare a comprendere meglio le dinamiche del settore agroalimentare di qualità, il ruolo dei consorzi e i trend emergenti. Per questo abbiamo contattato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela del formaggio Grana Padano DOP. Qual’è il contributo dei consorzi al sistema agroalimentare italianao? L’Italia è il leader mondiale delle produzioni certificate, con 261 prodotti iscritti al registro Ue. Le produzioni di qualità registrano un trend in contropendenza rispetto alla crisi.
I 112 consorzi di tutela sono gli attori principali del sistema: garantiscono al consumatore la qualità dei prodotti certificati secondo precisi disciplinari e la collaborazione di 49 organismi di certificazione autorizzari con 58mila visite ispettive e oltre 70mila controlli analitici. In particolare, come operano nel settore caseario? Nel nostro settore i produttori hanno la possibilità di gestire le produzioni, nell’ambito di norme comunitarie ottenute proprio grazie alla determinazione dei consorzi di tutela. Ma, se vogliamo valorizzare e far crescere questo patrimonio italiano ed europeo, occorre che le istituzioni aiutino i consorzi contro le frodi e le imitazioni mettendo a disposizione risorse a favore della vigilanza e per il bene del consumatore adottino una semplice noprma per imporre sugli scaffali della distribuzione una separazione evidente tra prodotti DOP e IGP dai loro generici.