Oggi, alle ore 12.00 presso l’Azienda Agricola F.lli Quarto – Tenute Zagarella, sita in Matera via Gravina Contrada Due, sarà stipulato l’accordo tra il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP e ISEA.
Dal primo giorno dalla sua costituzione il Consorzio ha raccolto ecotipi antichi di Lenticchia di Altamura chiedendo e trovando collaborazione in diversi istituti di ricerca. Dall’IBBR – CNR di Bari ha ottenuto semi appartenenti agli ecotipi n. 5 – 6 e 10 conservati sin dagli anni ‘60 e ‘70. Lo scorso anno il Consorzio è riuscito ad ottenere dallo United States Department of Agriculture (USDA) ben cento piccoli semi di Lenticchia di Altamura che il 2 luglio del 1964 la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari aveva inviato in America. Questo materiale, seminato in campo lo scorso anno è stato raccolto dal Consorzio e consegnato all’ISEA perché si possa avviare un programma di selezione e di ibridazione con il fine di ottenere una linea varietale stabile e brevettabile. Dando per scontato l’adattabilità della nuova varietà che si intende raggiungere, vista l’origine dei semi impiegati, i caratteri genetici su cui si baseranno le scelte sono: la resistenza alle patologie e l’altezza della pianta.
Secondo Antonio Nisi, Presidente del Consorzio, “quest’ultimo carattere è fondamentale per lo sviluppo della coltivazione di lenticchia in quanto dagli anni ’60 ad oggi, la vera differenza nelle pratiche colturali, è la raccolta passata da manuale a meccanizzata. L’impiego di mietitrebbie necessita evidentemente che le piante, ed in particolare il primo palco, siano più alte”.
“Per quanto eravamo a conoscenza della commercializzazione della sola lenticchia verde negli anni ‘30 – ’70 – commenta Gerardo Centoducati Direttore del Consorzio-, il materiale ottenuto dal CNR aveva anche dei semi di lenticchia rossa al suo interno”.
ISEA è una importante realtà italiana in tema di ricerca genetica in particolare nel settore delle leguminose e dispone di nuovissime camere fitotroniche, grazie alle quali sarà possibile ottenere ben 4 cicli colturali/anno e anticipare di moltissimo il raggiungimento dell’obiettivo di una nuova/antica varietà di Lenticchia di Altamura. Ciò grazie anche alla notevole esperienza e Know how sviluppato all’interno della società.
“E’ solo grazie all’unione di tanti agricoltori in un Consorzio – dice Eugenio Tassinari Amministratore Delegato di ISEA – che è stato possibile per un importante territorio tra la Puglia e la Basilicata, dimostrare l’enorme potenziale e stringere accordi con una realtà come la nostra, in grado di fare ricerca e selezione genetica, e di offrire innovazione in questo settore”
Fonte: Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP