Il Sole 24 Ore
La crisi non risparmia il turismo enogastronomico, che registra una flessione del 5% nel giro d’affari 2012. Il comparto vale 5 miliardi secondo il Censis, con una spesa media procapite per viaggio di 193 euro. «Tra gennaio e agosto del 2012 – anticipa al Sole 24 Ore un’indagine Isnart-Unioncamere – si stima che il 14,7% dei turisti, italiani e stranieri, abbia scelto di soggiornare nelle destinazioni italiane per motivazioni enogastronomiche, generando un giro d’affari di quasi 3,3 miliardi di curo (il 7,2% sul totale dei consumi turistici nel territorio), in calo del 5% rispetto ai 3,4 miliardi dell’anno prima».
In linea la flessione prevista da Agriturist. Il direttore Giorgio Losurdo conferma: «Fino a ottobre si segnala un -5% di presenze e per gli ultimi tre mesi dell’anno il trend non si annuncia positivo.
La stabilità dei mercati stranieri, che fanno segnare un +1%, non compensa la perdita di domanda domestica, che rappresenta oltre il 60% del totale». Il presidente della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Lino Stoppani avverte: «Bisogna creare investimenti, valorizzare i prodotti come sanno fare i francesi con il Beauiolais nouveau. il turismo enogastronomico si fa con la qualità».