Dal Parmigiano Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP alla Piadina Romagnola IGP, ultima arrivata con la Salama da Sugo IGP – e un codazzo polemico – nel club delle specialità. L’Emilia Romagna è prima in Italia per fatturato da marchi Dop e Igp. Sono decine e valgono 2,2 miliardi, nei conti della Fondazione Qualivita. Nella pagella delle province è imbattibile Parma, che supera il miliardo. Seconda Modena (485 milioni), terza Bologna con 361 milioni e ultima Ravenna, che non arriva ai 10. Nella top ten si sta facendo sempre più strada l’aceto balsamico di Modena, «quarta Igp a livello nazionale per valore» nell’Atlante Qualivita.
Filone parallelo, quello del vino: la nostra regione è sesta nella classifica nazionale con 143 milioni di fatturato, prima della lista Modena con quasi 33 milioni. Tra cibo e vino, si arriva a 69 marchi.MA E un club a numero chiuso, insomma saturo? «Il mercato è una prateria», è certo Paolo De Castro, europarlamentare del Pd, formazione da agronomo. Aggiunge: «L’Italia è il Paese che ha la lista d’attesa più lunga». Ma per avere il marchio bisogna anche dimostrare un certo fatturato.
Fonte: Resto del Carlino