Sei percorsi di turismo relazionale nati dalla sinergia tra i Consorzi per valorizzare gli agrumi di Sicilia e i loro territori
Turismo e produzioni agrumicole d’eccellenza sempre più legati. Il Distretto Agrumi di Sicilia – nell’ambito delle attività istituzionali di marketing territoriale – vuole favorire la crescita di una proposta turistica e territoriale di qualità, attraverso il turismo relazionale integrato con le tendenze del mercato, con le peculiarità della Sicilia e della sua storia, valorizzando l’intera filiera agrumicola siciliana. Da qualche anno, infatti, grazie alla firma di un protocollo d’intesa con l’associazione Gusto di Campagna e i Consorzi di tutela delle produzioni di qualità, coinvolgendo trasversalmente anche le produzioni biologiche, il Distretto ha promosso il progetto “Le Vie della Zagara”, un circuito di sei itinerari di turismo relazionale integrato nelle aree di produzione agrumicola d’antica e recente costituzione per valorizzare i cosiddetti “giardini”, gli agrumeti siciliani.
La Via dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, è un percorso che intende coinvolgere quante più aziende agrumicole del vasto areale di produzione, dalla zona etnea e la piana di Catania ai confini con la provincia Le Vie della Zagara, gli agrumeti siciliani diventano itinerari turistici Sei percorsi di turismo relazionale nati dalla sinergia tra i Consorzi per valorizzare gli agrumi di Sicilia e i loro territori a cura di Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia Le Vie della Zagara, un progetto per far capire dove nasce il “valore aggiunto” degli agrumi siciliani FOCUS Turismo DOP : 31 di Enna, da territori come quelli di Lentini, Francofonte e Palagonia sino al Calatino, con Mineo e Grammichele, famosa per la sua pianta esagonale, sino a Caltagirone, nota per la tradizione della ceramica, le sue chiese e i palazzi storici.
La Via del Limone di Siracusa IGP, passa invece dalla riserva naturale Cavagrande del Cassibile e attraverso l’oasi faunistica di Vendicari, per giungere ad Avola, Noto, Palazzolo Acreide e sino alla Necropoli di Pantalica. La Via dell’Arancia di Ribera DOP, prende le mosse da Sciacca, per proseguire nella Valle del fiume Verdura, poi Ribera, la vera e propria patria dell’arancia Navel Riberella, dalla riserva naturale foce del fiume Platani, da Realmonte con la “sua” Scala dei Turchi sino al Giardino della Kolymbetra, nella Valle dei Templi di Agrigento.
La Via del Limone Interdonato IGP, inizia con la visita all’ azienda agricola che produce questa varietà di limone e poi prosegue passando da Fiumedinisi, borgo dell’entroterra messinese, sino a Nizza di Sicilia, Savoca e Taormina, addentrandosi sino a Motta Camastra.
La Via del Mandarino Tardivo di Ciaculli parte da un’azienda agrumicola situata a Ciaculli, quartiere periferico di Palermo nella Conca d’Oro, poi prosegue per Monreale e verso l’interno Sicilia alla scoperta del Parco della Ficuzza, sino a Palazzo Adriano, paese scenario del film Nuovo Cinema Paradiso.
La Via del Limone dell’Etna, conduce sui luoghi noti e meno noti del territorio jonico etneo: si parte dalle grotte vulcaniche della riserva “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” per poi raggiungere l’area marina protetta delle Isole dei Ciclopi ad Aci Trezza, quindi Acireale e la riserva naturale della Timpa, proseguendo tra i borghi marinari della “riviera dei limoni”.
Promuovere il terroir degli agrumi
I territori, soprattutto quelli identificati con IGP e DOP, diventano elementi centrali sia come componente identificativo degli agrumi siciliani con il marchio ombrello del Distretto, sia dal punto di vista dell’offerta di turismo relazionale integrato. Insomma, un po’ come per il vino, il terroir degli agrumi può diventare il valore aggiunto del comparto. Diverse aziende della filiera già operano attivamente nella direzione tracciata e valorizzano i rispettivi giardini, ogni volta una vera e propria scoperta per il turista che li visita. Un recente sondaggio di Trip Advisor conferma che i turisti non si accontentano più del viaggio tradizionale: il 71% parte per “allargare i propri orizzonti” e il 36% desidera “calarsi nella cultura locale”. Nel territorio dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, ad esempio, si registra un interesse crescente da parte dei viaggiatori. Il Distretto e tutti i partner del progetto stanno lavorando per promuovere questa tipologia di offerta turistica.
È stato il caso, ad esempio, dell’Educational tour “Itinerari di Turismo Relazionale Integrato Le Vie della Zagara”, cofinanziato dall’ICE e realizzato con l’Associazione Gusto di Campagna e la partecipazione concreta – in termini di ospitalità e accoglienza – di tutti i Consorzi di tutela delle produzioni di qualità: dal 14 al 17 aprile 2015, 13 giornalisti esperti di lifestyle, food ed export agroalimentare provenienti da Giappone, Russia, Inghilterra, Francia, Spagna, Austria e Germania, sono stati accompagnati in un tour fra gli agrumeti siciliani dalla presidente e dalla coordinatrice di Gusto di Campagna, Pinella Attaguile e Mariagrazia Pavone, da alcuni funzionari dell’ICE, dallo staff del Distretto e dai presidenti dei Consorzi di tutela, con l’intento di far percepire chiaramente dove nasce il “valore aggiunto” degli agrumi siciliani.
Esperienza che si è ripetuta due anni dopo con alcuni operatori della comunicazione e buyer della GDO polacca, nell’ambito di una missione di internazionalizzazione anche in questo caso supportata dall’ICE. Il Distretto ritiene anche che la formazione sia uno degli aspetti fondamentali. Non a caso, infatti, nel progetto “Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana” – realizzato in collaborazione con Alta Scuola Arces e con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation – ha previsto spazi di formazione sul tema del turismo relazionale integrato. L’ha fatto nella prima edizione del progetto prevedendo tra i corsi di formazione gratuiti e indirizzati a soggetti svantaggiati sul mercato del lavoro (giovani, donne, disoccupati, migranti) un percorso di formazione sulla Multifunzionalità dell’Impresa agricola e un seminario, anch’esso gratuito, sugli itinerari rurali delle Vie della Zagara; ha inserito nella seconda edizione di Social Farming il corso di formazione “Le Vie della Zagara – un modello di offerta turistica integrata del territorio”, tutt’ora in corso di svolgimento a Siracusa.
A cura di Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia
Fonte: Consortium 2018/01