Dop economy nel Sud Italia in forte crescita, spingono le piccole DOP IGP.
La premier Meloni ha chiuso l’iniziativa Agricoltura È: “Tutele dai dazi con la diplomazia”. Qualità, donne e giovani sono le carte vincenti per le specialità produttive del Mezzogiorno
La qualità è stato il fil rouge di “Agricoltura È“, la tre giorni dedicata al settore chiusa ieri dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha esaltato la straordinarietà del made in Italy e sui dazi ha affermato che l’agroalimentare si tutela “con la diplomazia”.
La kermesse, organizzata dal ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha acceso le luci su tutti gli aspetti di un’attività che è ormai da tempo alla ribalta per le ottime performance messe a segno su valore aggiunto (l’agricoltura italiana è al primo posto nella Ue) ed export (70 miliardi nel 2024).
Ma è la qualità la vera carta vincente, che è diventata il segno distintivo dell’agroalimentare del Mezzogiorno dove spuntano sempre nuovi prodotti tutelati col marchio Ue e dove la “Dop economy“, che oggi vale 20 miliardi, è in costante crescita.
Secondo l’ultimo rapporto Ismea-Qualivita, infatti, le produzioni di qualità hanno registrato un incremento in valore del 4% nelle regioni meridionali, mentre il Nord Ovest si è fermato a +1,5% e il Centro è calato del 3,9%.
E nella top ten la Mozzarella di Bufala DOP ha guadagnato il quarto posto nella classifica dove spicca anche la Pasta di Gragnano IGP.
Ma si affermano le piccole DOP come quella della Nocciola di Giffoni IGP della provincia di Salerno o della recentissima IGP del Cavolfiore della Piana del Sele. Ma anche la Rucola sempre della Piana del Sele IGP che vanta un giro di affari di 15 milioni.
[…]
Fonte: Il Mattino