Il presidente del Consorzio tutela DOC Monreale, Di Lorenzo: sinergie con istituzioni e cultura. Nuovo disciplinare del vino, obiettivo sviluppare il Turismo DOP.
Un nuovo disciplinare per la produzione vinicola e un più forte legame col territorio, valorizzando i beni culturali archeologici e intercettando i flussi dell’enoturismo.
Sono gli obiettivi del rilancio annunciati dal Consorzio di Tutela DOC Monreale, durante un evento che si è tenuto all’Orto Botanico con un testimonial d’eccezione: Andrea Amadei, sommelier, gastronomo e autore radiofonico.
Le otto aziende oggi aderenti al Consorzio di Tutela (Alessandro di Camporeale, Case Alte, Feudo Disisa, Marchesi de Gregorio, Porta del Vento, Principe di Corleone, Sallier de La Tour e Terre di Gratia), con l’entrata in vigore del nuovo disciplinare di produzione, hanno voluto condividere i risultati ottenuti e presentare le nuove iniziative che la DOP Monreale tra la fine del 2024 e il 2025 produrrà per promuovere e valorizzare vitigni, vini e territorio.
Un occhio particolare sarà destinato all’esperienza dell’enoturismo (Turismo DOP) e ai luoghi della cultura e dell’arte, costituiti dal patrimonio Arabo-Normanno, dai musei e dalle aree archeologiche che ricadono nella provincia.
La verticalizzazione produttiva sarà invece centrata sui tre vitigni principe: Catarratto, Perricone e Syrah, con la creazione dello strumento condiviso della Carta dei vini della DOP Monreale con ben sedici vini inseriti per offrire al pubblico e al sistema della ristorazione un’offerta complessiva che, seppur nelle diversità e stili produttivi, è in grado di affermare un’identità vitivinicola importante per eccellenza e autenticità.
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Fonte: Giornale di Sicilia