«Le decisioni di acquisto degli italiani diventano sempre più polarizzate: da una parte si tende a scegliere il prodotto di alta gamma DOP, biologico – e dall’altra i prodotti che permettano un deciso risparmio, guardando alle offerte che la grande distribuzione effettua regolarmente. In questa fase, la “marca” assume un ruolo fondamentale, perché garantisce qualità, sicurezza e gusto». Parola di Marco Lavazza, confermato presidente di Unione Italiana Food per i prossimi 4 anni dall’assemblea dell’associazione a cui aderiscono grandi marchi, da Lavazza, appunto, a Barilla, da Ferrero a Illy, solo per citarne alcuni.
Dopo l’assemblea Lavazza, con il vice presidente Paolo Barilla, ha partecipato alla tavola rotonda «Il futuro del cibo». Lavazza si è soffermato, in particolare, sulla crescente attenzione dei consumatori verso l’alimentazione sana; e sui mutamenti dei consumi alimentari man mano che crescono i millenial con le loro abitudini completamente differenti rispetto ai genitori. Sul primo punto, ha spiegato Lavazza, «le aziende sono andate incontro alle tendenze richieste dai consumatori con prodotti dalle caratteristiche di maggior leggerezza, quindi con meno grassi, porzioni più adeguate a diversi momenti di consumo. Alle caratteristiche nutrizionali spesso si affianca una richiesta di rapidità ed efficienza, e così interi settori conoscono una crescita senza precedenti: penso a integratori alimentari o prodotti di IV gamma cresciuti nel 2018 rispettivamente dell’8,8% e del 5,o%, contro una crescita media dell’industria alimentare dell’1,1%».
Su come cambieranno i consumi con i millenial, i giovani che oggi hanno a disposizione cucine di tutto il mondo in una app, secondo Lavazza «il cibo italiano continuerà a giocare un ruolo da protagonista. In tutto questo il digitale sarà sempre più centrale e le aziende dell’agroalimentare ne sono coscienti. Continuiamo a investire nell’innovazione, sola risorsa in grado di intercettare le nuove tendenze e tradurle in concreto».
Fonte: Corriere Della Sera