Il Sole 24 Ore
Dopo le prime spedizioni di kiwi in Corea del Sud, a febbraio, la prossima estate sarà la volta di mele e pere negli Stati Uniti. Un’altra partita strategica per l’ortofrutta made in Italy, non solo per le enormi potenzialità in termini di consumi del mercato americano, ma anche per il significato che l’apertura delle frontiere statunitensi a questi prodotti assume nel quadro dei dossier avviati dall’Italia per abbattere le barriere fitosanitarie di una decina di paesi extra-Ue. La notizia – attesa da tempo dagli operatori – è arrivata nell’ambito di un convegno organizzato a Roma da Italia Ortofrutta-Unione nazionale. Dove il direttore del Servizio fitosanitario del ministero delle Politiche agricole, Bruno Caio Faraglia, ha annunciato che nei prossimi giorni gli ispettori Usa – dopo una lunga azione diplomatica e il lavoro sinergico di enti e operatori italiani – dovrebbero dare il via libera all’import di mele e pere dal nostro Paese.