Non sono poche le denominazioni che hanno chiuso un 2022 in crescita. Grande attenzione per Alta Langa DOP che dal punto di vista commerciale ha raggiunto un +40% sulle vendite rispetto all’anno precedente. La produzione attesa è di 3 milioni di bottiglie dall’ultima vendemmia. L’ingresso di 18 nuovi soci nel Consorzio porta il numero di membri della compagine a 134, tra case produttrici e viticoltori.
Dal punto di vista della promozione, un grande riscontro è stato ottenuto dalla quarta edizione de La Prima dell’Alta Langa: l’annuale evento di degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio cui hanno partecipato 1200 operatori professionali accreditati da tutta Italia e dall’estero.
RUCHÈ: CRESCITA IN VALORE E BOTTIGLIE
Ancora una ascesa, in numeri e in immagine. Chiude l’anno il Ruchè di Castagnole Monferrato DOP, con una produzione giunta a 1.100.000 bottiglie e una denominazione che cresce del 10% nell’ultimo anno.Il dato più incoraggiante è l’incremento regolare, che porta ad una relazione ettari/bottiglie tra le più performanti d’Italia: grazie alla crescita proporzionale tra produzione e superficie vitata, arrivata a 204 ettari, la produzione segue l’andamento del mercato, evitando squilibri potenzialmente dannosi.
Lo stato di buona salute del Ruchè di Castagnole Monferrato è dimostrato anche dall’interesse crescente da parte di player esterni al territorio, tanto da portare a un aumento del valore dei terreni, passati da 5.000 – 10.000 euro ad ettaro non vitato di 10 anni fa a 30.000 – 50.000 euro in base alla posizione, e di 150.000 euro a ettaro per le superfici vitate.
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Fonte: Vinosano