A Bruxelles si è aperto il cantiere per «costruire» strumenti anticrisi destinati in particolare ai settori lattiero caseario e delle carni suine. Il Commissario Europeo alle Politiche agricole, Phil Hogan, nel suo intervento a Strasburgo, ha assicurato che nelle prossime settimane proporrà un pacchetto anticrisi. Le prime proposte dovrebbero essere presentate già al prossimo Consiglio dei Ministri Agricoli il 14 e 15 marzo prossimi, poi la discussione si sposterà all’Europarlamento e si dovrebbe così arrivare a un pacchetto latte-bis. Il primo piano latte non ha funzionato e oggi il settore del latte, con l’exploit produttivo che ha provocato il crollo dei prezzi in Europa, è vicino al collasso. Molti paesi, tra cui l’Italia, chiedono il raddoppio degli aiuti de minimis (da 15mila a 30mila euro). L’Italia, nel suo “position paper”, ha poi insistito sull’etichettatura con l’indicazione dell’origine della materia prima.
Il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha anche sollecitato misure per rafforzare il potere contrattuale dei produttori e campagne di promozione per il latte fresco su larga scala promosse direttamente dall’UE. Hogan vede bene invece lo sviluppo di uno strumento di credito all’export per sostenere e incoraggiare i prodotti agroalimentari. Per Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo socialisti e democratici della Commissione Agricoltura del Parlamento UE, è positivo innanzitutto il riconoscimento da parte del commissario della gravità della crisi, in particolare del settore zootecnico. De Castro si è dimostrato favorevole a rimettere mano alle procedure dell’Ocm, unica per contenere la produzione.
Fonte: Il Sole 24 Ore