II provvedimento del ministro Maurizio Martina riscrive l’articolo 62 per tutelare gli allevatori nel dopo quote. Contro pratiche sleali in campo l’Antitrust e multe fino a 50mila euro a chi non rispetta le regole. Parte la strategia d’attacco sul latte «firmata» dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Dopo questi ultimi mesi vissuti molto pericolosamente dalla filiera «ostaggio» dei prezzi mondiali in caduta libera e di un mercato sempre più asfittico, il Mipaaf è sceso in campo lanciando una carta forte. E stato infatti approvato giovedì scorso il decreto legge che cambia le regole del gioco. Gli interventi di rilancio fanno leva su prezzi e contratti, ma anche e soprattutto su Antitrust e super sanzioni per chi non rispetta le regole. Si parte dalla revisione dell’articolo 62 del decreto legge 1/2012 che ha regolato le transazioni del settore agroalimentare introducendo l’obbligo di contratti scritti e termini di pagamento fissi (30 giorni per i prodotti deperibili, 60 per gli altri) e che ha già scatenato molte polemiche.
Il ritocco riguarda il settore del latte. Si prevede l’obbligo di contratti di almeno un anno (in questi ultimi mesi non si riesce a superare il mese) e di indicazione del prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.
Fonte: Agrisole