la Repubblica
L’Efsa festeggia i suo decimo anniversario. È l’agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare. Si occupa della valutazione dei rischi di ciò che mangiamo. Dopo aver tenuto conto degli studi scientifici esistenti dà un parere all`autorizzazione per il commercio di nuovi prodotti alimentari o produzioni agricole: dagli additivi agli Ogm. La sede di questa Agenzia Europea è a Parma. Essa valuta che cosa può finire nei nostri piatti con un budget annuale di oltre 70 milioni di euro, in buona parte utilizzati per pagare i dipendenti. Un ruolo molto importante che i cittadini forse non hanno ancora imparato a riconoscere, ma di cui invece è ben consapevole chi deve trarre profitto dal mercato alimentare e considera ogni rallentamento, ogni dubbio di carattere scientifico, solo un problema di tipo economico. L`Efsa in questi anni è stata più volte criticata per l`eccessiva morbidezza nei confronti delle pressioni delle lobbies dell` agroindustria e in più di un`occasione ha rivelato la presenza al suo interno di conflitti d`interesse. Soprattutto per ciò che è stato chiamato il meccanismo delle “porte girevoli”.
Membri del suo Consiglio di Amministrazione o occupanti altri posti di rilievo che lasciano il lavoro per poi essere assunti, in tempi rapidi, dalle multinazionali di cui dovrebbero essere controllori. Un caso clamoroso fu quello di Suzy Renckens, direttrice dal 2002 al 2007 del gruppo di esperti per la valutazione del rischio Ogm dell`Agenzia, passata alla multinazionale transgenica Syngenta da un giorno all`altro, nonostante la normativa preveda di comunicare questi “passaggi” almeno due armi prima delle dimissioni.
Il caso più recente è stato invece quello di Diana Banati, presidente del Cda dell`Efsa che ha accettato il posto di direttore esecutivo di una fondazione europea finanziata dall`industria agroalimentare e biotecnologica, (International fife sciénces institute), di cui peraltro è stata membro del board e del consiglio scientifico mentre era all`Efsa. Il regolamento dell`Agenzia formalmente vieta questi conflitti d`interesse, ma, come nel caso della Banati, alla fine tutto dipende dalla sincerità dei diretti interessati: un limite notevole. Per motivi come questo la Commissione Europea ha previsto di rivedere il regolamento istitutivo dell`Efsa, di modo che entri in vigore a partire dal 2013.