Vivere Light
Coltivato in provincia di Trevíso, su terreni sabbiosi di origine alluvionale, l’asparago bianco è una vera e propria raffinatezza culinaria per gli amanti di questo ortaggio nelle fredde e nebbiose terre del Nord Est la coltivazione dell’asparago raggiunge la perfezione grazie all’abbondanza d’acqua. Il territorio dal clima temperato e umido di un piccolo paese in provincia di Treviso, Cimadolmo, dà infatti origine all’asparago bianco, pregiato e dotato di un colore candido, gli è stato riconosciuto il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). L’asparago comune nasce nell’Europa Orientale, era apprezzato da Egizi, Greci e Romani, addirittura Catone lo citò nel suo “De agricoltura”, imbandiva le tavole dei commensali dei ceti pii elevati. E, se le sue caratteristiche organolettiche e doti diuretiche, sono note a tutti, non molti conoscono le peculiarità di quello bianco di Cimadolmo. Iniziamo dalla coltivazione. La terra sabbiosa di origine alluvionale, permeabile e ben drenata che si trova sulla riva sinistra del fiume Piave è il top per questo ortaggio. Gli abitanti di Cimadolmo hanno aggiunto all’aiuto della natura specifici metodi di coltivazione, che avviene sotto cumoli e cumoli di terra. Ciò blocca il ciclo della fotosintesi, conferendogli il colore bianco.