Clamoroso al Cibali, è il Lambrusco il vino più venduto nella grande distribuzione in Veneto, seguito da Cabernet, Merlot, Custoza DOP, Bardolino DOP. Lo riferisce la ricerca dell’istituto di ricerca IRI elaborata in esclusiva per Vinitaly e che in quella sede è stata presentata. In compenso, nella classifica dei vini più venduti in Italia si piazza il Prosecco con 4 milioni e 311mila litri, con un prezzo medio a bottiglia di 4,72 euro. Nella speciale classifica dei vini con maggior crescita a volume troviamo al primo posto il Lugana (prodotto anche nel bresciano), con un balzo del 22,1% e ancora: Riesling (prodotto anche in Lombardia), Valpolicella Ripasso DOP, Valpolicella DOP.
Il mercato del vino italiano nella Grande distribuzione ha registrato una flessione nel 2018, ma si prevede una ripresa nel 2019. I dati relativi alle vendite nei mesi di gennaio e febbraio 2019, infatti, vedono i vini a denominazione d’origine aumentare del 5,3% (bottiglia da 0,75), mentre il totale del vino confezionato cresce dell’1,7% (a volume). Non mancano alcune curiosità: se è vero che il vino rosso rimane il favorito in tavola, lungo la Penisola cambiano le preferenze sulla base di vecchie e nuove abitudini al consumo e della vocazione delle diverse aree vitate. Chi beve vino rosso lo fa nella metà dei casi almeno 2-3 volte la settimana mentre per le altre tipologie il consumo è più episodico, in particolare nel fuori casa. Nelle città metropolitane, dove il tasso di penetrazione è uguale o leggermente superiore alla media italiana (91% a Napoli contro 88% in Italia) e si abbassa l’età media dei consumatori, Roma beve molto più vino bianco rispetto alla media italiana (25% vs 18%) mentre a Napoli i rossi dominano nelle preferenze e a Milano lo sparkling presenta punte di consumo ben superiori alla media, come pure i rosati nei capoluoghi meneghino e partenopeo. Nella Grande distribuzione si sono venduti in Italia nel 2018 più di 619 milioni di litri di vino italiano per un valore di 1 miliardo e 902 milioni di euro. Aumentano le vendite degli spumanti che crescono del 2,1% a volume, mentre i vini DOP chiudono a – 0,7%, con un prezzo medio di 4,74 euro al litro. I vini IGP perdono il 2,4% ed i vini generici l’8,9% (a volume, bottiglia 0,75).Il dato complessivo del vino confezionato (che comprende il brik, il bag in box e altro) vede una flessione del 4,4% a volume, ma un aumento a valore del 2,9%. Aumentano sensibilmente vini e spumanti biologici, rispettivamente del 18% e dell’11,8%, ma le vendite nei supermercati sono ancora limitate a circa 5 milioni di litri l’anno. Per quanto riguarda i formati, cala ancora il brik col -5,6%, mentre continua a crescere il bag in box col +10,3% (a volume). Su queste dinamiche ha influito, secondo IRI, la scarsa vendemmia del 2017 che ha fatto lievitare i prezzi del vino e il processo di aumento del valore del vino, in corso da anni, che porta ad una crescita dei prezzi ed ad una diminuzione delle promozioni.
Fonte: Il Gazzettino