Corriere della Sera
II vino che ha trasformato la Valpolicella distribuendo «democratica ricchezza»: oggi un ettaro vale mezzo milione di euro. Nel 2012, 17 milioni di bottiglie. Corre l’Amarone, corre. Così forte da sembrare un campione dopato. La stima per il 2012 è di 17 milioni di bottiglie prodotte, quasi il triplo rispetto al 2000, il 1.140% in più rispetto al 1997, in cui si contavano un milione e mezzo di bottiglie. Il mare delle vigne copre 7.000 ettari, entro l’anno prossimo se ne aggiungeranno altri 343 (erano poco più di 5.000 una dozzina d’anni fa). Un giro d’affari di 320 milioni di euro l’anno, calcola il Consorzio della Valpolicella, che conta 3.000 soci, tra minuscole cantine, super cooperative come quelle di Negrar e Soave e mega aziende. Nove bottiglie su lo vengono esportate. La terra vale oro, mezzo milione di euro per un ettaro, che dà una rendita annua fino a 20 mila euro, una delle più alte al mondo. Sono questi i numeri che saranno presentati sabato prossimo ad Anteprima Amarone 2009, l’evento giunto al decimo anno, al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Il coronamento di un decennio dorato.