Milano, gli allarmi di Tuttofood: crescono il falso «made in Italy» e i costi di pasta e vino
Tutto bene, anzi malissimo. Visto da Tuttofood – la mega fiera del mangia e bevi in corso fino a domani a Milano l’agroalimentare italiano sembra scoppiare di salute e la stessa Coldiretti, presieduta da Ettore Prandini, celebra i fasti del settore. Ma guardando nello specchietto retrovisore. Contando tutto dal campo al ristorante, compresi i consumi alimentari, nel 2022 il valore della filiera sale a 580 miliardi, un quarto del PIL.
Logico dunque che il ministro per la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, insista sulla necessità di «tutelare in ogni modo il made in Italy e di costruire su questo settore lo sviluppo, siamo riusciti a far passare il concetto di sovranità alimentare anche in Europa e questo è fondamentale». Però le cose sembrano andare in direzione ostinata e contraria. Dall’Europa è venuto lo stop alle insalate in busta, alle bottiglie di vino, alle con- fezioni di fragole e arance con una battaglia sugli imballaggi che vede penalizzata fortemente l’Italia, leader nel riciclaggio (abbiamo raggiunto gli obbiettivi fissati al 2030 già oggi, mentre la Germania è al palo).
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Fonte: La Verità