L’Impresa
Secondo quanto rilevato da Coldiretti a inizio anno, l’alimentare è l’unico macro-settore italiano a registrare un fatturato in crescita, un risultato che è merito in primo luogo del boom delta domanda proveniente dall’estero (31,8 miliardi il giro d’affari sviluppato nel 2012 dalle nostre aziende oltreconfine). Il vino è il prodotto agroalimentare più esportato – con un valore record di 4,7 miliardi di curo nel 2012 -, seguito dall’ortofrutta fresca, dalla pasta e dall’olio di oliva, che sono i componenti base della dieta mediterranea
riconosciuta in tutto il mondo per le sue qualità salutistiche. Ma il successo del cibo italiano è dovuto anche al fatto che è diventato sinonimo di qualità con la conquista – continua la Coldiretti – del primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare per il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3%), che sono risultati peraltro inferiori di cinque volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarità) e addirittura di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9%), secondo una elaborazione della stessa Coldiretti sulle analisi condotte dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (su oltre 77mila campioni di 582 alimentari).