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4 maggio 1860 Vittorio Emanuele II, in visita ufficiale, salutava dal balcone del Palazzo Ducale il popolo modenese. Il sovrano rimase molto colpito dall’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP trovato nei sottotetti del Palazzo, tanto da ordinare il trasferimento in Piemonte, nel regio castello di Moncalieri, delle ultime botti della famosa acetaia del Duca, residuo dei 36 barili custoditi nel terzo torrione del palazzo ducale verso S. Domenico, come citano antichi testi. Di quelle botti non si ebbe più notizia. Oggi, dopo 153 anni, una batteria di Aceto Balsamico Tradizionale della Consorteria di Spilamberto sarà ricollocata nell’antica dimora estense, nello stesso torrione settentrionale del palazzo: un primo passo simbolico verso il ripristino dell’antica acetaia ducale.L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione tra la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Accademia Militare di Modena: alle 11 presso la Sala della Stringa, alla presenza del sindaco Giorgio Pighi e delle autorità cittadine, la botte più piccola di una batteria di sei vaselli verrà marchiata con lo stemma dell’Accademia, prima di essere messa a dimora nel torrione.
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