“Una giornata da incorniciare per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, per l’importanza dei risultati delle recenti sentenze emesse in Germania a tutela del prodotto”: con queste parole il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Stefano Berni ha concluso l’incontro pubblico organizzato dallo stesso Consorzio, che si è tenuto ieri a Modena nella Sala Panini alla Camera di Commercio a cui sono intervenuti altresì il Direttore del Consorzio ABM Federico Desimoni e Vincenzo Carrozzino in rappresentanza del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Tale incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla questione della valenza evocativa del termine “Balsamico” alla luce delle recenti novità giurisprudenziali introdotte dal Tribunale di Mannheim e da quello di Colonia. Due importanti decisioni che sono arrivate dalla Germania, a conferma che la tutela a favore dell’Aceto Balsamico di Modena IGP non ha confini ma soprattutto che anche all’estero si riconosce a questo condimento una propria identità territoriale e una eccellenza qualitativa da preservare.
“Le sentenze importanti arrivate dalla Germania – ha ricordato il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – hanno affermato che i comportamenti evocativi sono illeciti e quindi questi prodotti non dovrebbero circolare. La sentenza emessa dal Tribunale di Mannheim in particolare, rappresenta una prima assoluta nel diritto civile a tutela dei consumatori, si configura come il precedente con la i maiuscola: uno strumento fondamentale che aspettavamo da tempo, da utilizzare anche in altri contenziosi, che ci permetterà altresì di attivare la procedura di tutela ex officio per il nostro prodotto. La contraffazione e la frode – ha aggiunto Desimoni – sono comportamenti illeciti che certamente arrecano un danno economico al comparto, ma quello che più ci preoccupa non è tanto la quota di mercato sottratta quanto la confusione che si può generare a livello di comunicazione nel consumatore. Questa sentenza ci permette di dar loro una garanzia in più di trasparenza”.
Con l’applicazione di queste due importanti decisioni giurisprudenziali, il quadro di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP risulta sempre più ampio e consolidato e certamente proporzionato all’importanza del prodotto e del comparto produttivo, quantificato in oltre 98 milioni di litri e un fatturato di oltre 450 milioni di euro alla produzione e circa 700 milioni di euro al consumo. Il secondo intervento ha interessato invece un tentativo di frode perpetrato durante la recente fiera Anuga a Colonia, quando è stato identificato un condimento prodotto in Turchia e pubblicizzato in territorio comunitario con la denominazione ACETO BALZAMICO. Dopo una diffida all’azienda coinvolta che non ha tuttavia provveduto alla cessazione immediata del comportamento illecito, i giudici tedeschi hanno adottato un provvedimento d’urgenza a tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP con gli ufficiali giudiziari chiamati a eseguire direttamente in fiera il provvedimento inibizione del nome, ritiro e distruzione del prodotto irregolare.