La novità arriva grazie agli studi avviati dal Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore in tema di sostenibilità ambientale per ridurre la chimica nella produzione del vino. Si tratta di «Residuo 0», progetto finanziato nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della regione Veneto. La sperimentazione ha visto l’utilizzo dell’ozono e dell’acqua ozonizzata ed elettrolizzata in viticoltura come tecnica alternativa o di supporto all’utilizzo delle sostanze chimiche tradizionali nella difesa da patogeni della viteb e nella sanificazione delle cantine.
I trattamenti ecocompatibili sono stati sperimentati grazie alla creazione di due diversi prototipi, un macchinario per la produzione di acqua elettrolizzata e uno strumento, di ridotte dimensioni e quindi trasportabile nei vigneti, in grado di produrre acqua ozonizzata, utile per un lavaggio delle uve con la rimozione dell’inquinante chimico. Il progetto è stato provato sul campo nell’azienda Bisol e ha visto la collaborazione di partner come il Cnr-Ipsp e il Consorzio dei vini di Soave mentre la sperimentazione è stata condotta da Cristian Carboni e Violetta Ferri consulenti esterni di De Nora next e da Francesco Lonardi di Perfect orine. L’attenzione si è concentrata su tre malattie, peronospora oidio e muffa grigia e la sperimentazione si è svolta sia in vigna, sia in cantina.
Fonte: Italia Oggi