Vendemmia 2024, viaggio nei territori delle bollicine, tra Franciacorta DOP, Trento DOP, Oltrepò Pavese DOP, Prosecco DOP, Conegliano Valdobbiadene DOP, Alta Langa DOP e Asti DOP
Dalla Sicilia alle Regioni del Centro e del Nord i grappoli delle varietà più precoci sono ormai in cantina, soprattutto per le basi spumante che ormai si producono, con grande varietà di stili e di vitigni, un po’ in tutta Italia.
Ma ad entrare in vendemmia 2024 a livello di “distretto”, per primi, come accade da tempo, sono soprattutto i grandi territori della spumantistica italiana, concentrati soprattutto al Nord, tra il Piemonte ed il Friuli Venezia Giulia, passando per il Trentino Alto Adige, la Lombardia ed il Veneto.
Territori importanti, da un punto di vista identitario, ma anche economico, visto che le bollicine (insieme a vini bianchi) sono in crescita, sulla media del mercato, in Italia e valgono ormai oltre un quarto dell’export in valore (885,1 milioni di euro nei primi 5 mesi 2024, in crescita del 9,1%, su un totale delle esportazioni di vino italiano di 3,2 miliardi di euro nel periodo, a +4,9%, secondo i dati Istat analizzati da WineNews.
E, un po’ ovunque, la situazione appare buona, con aspettative interessanti per la raccolta, a livello qualitativo, e anche quantitativo, seppur con qualche eccezione.
A dare il via ufficiale, è stata la Lombardia.
Dapprima con il Franciacorta, che ha iniziato a tagliare i grappoli nell’avvio della settimana di Ferragosto, con ottime aspettative da parte dei produttori, come segnalato dal Consorzio del Franciacorta, guidato da Silvano Brescianini.
Con le cantine che, dopo un andamento climatico complesso, hanno visto un luglio con temperature frequentemente oltre i 30 °C e piogge quasi assenti, che hanno favorito la maturazione delle uve, portando ad un carico produttivo nella media e con un buono stato sanitario, per una vendemmia che continuerà fino alla fine del mese.
Sempre in Lombardia, in queste ore, è partita la vendemmia 2024 anche in Oltrepò Pavese, con Pinot Nero, vitigno simbolo del territorio, e Chardonnay. E se la raccolta vedrà un calo del -30% delle uve sulla media per il maltempo e le troppe piogge.
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Fonte: WineNews