Italia Oggi
La Spagna svuota le cantine e svende il proprio vino. Un fiume di bianchi e rossi ha preso ad invadere l’Italia e l’Europa e ha iniziato a preoccupare Assodistil, l’associazione dei distillatori italiani, che parla di distorsione del mercato del vino e pensa ad una azione legale per i danni subiti. La denuncia arriva dopo che un decreto, ancora in bozza, del governo di Madrid impone la «distillazione obbligatoria» per usi industriali di 4 milioni di ettolitri di vino. Una misura, secondo gli spagnoli, in linea con l’Ocra unica e per la quale il vino in eccedenza, calcolata al 31 luglio, dovrà essere consegnato gratuitamente alle distillerie. «Ciò ha scatenato la corsa alla vendita al ribasso delle giacenze», ha stigmatizzato il presidente di Assodistil Antonio Emaldi. «Pur di non consegnare gratis il vino ai distillatori locali, i produttori spagnoli hanno lanciato offerte a prezzi bassissimi, falsando così la concorrenza, con grave danno non soltanto dei produttori di vino, ma anche di quelli di acquaviti di vino e brandy cui seguirà di chi produce etanolo».