Espansione
La ricerca Espansione-Interactive rivela cosa pensano gli italiani dell’agricoltura moderna. E del cibo che portiamo in tavola. Tra ignoranza, contraddizioni, pochi soldi e tanta antipolitica. In teoria siamo tutti d’accordo: scienza e agricoltura stanno bene insieme, per oltre il 90% degli italiani sono complementari. Lo rileva la ricerca di Espansione (in collaborazione con l’istituto Interactive) che ha intervistato mille persone, un campione rappresentativo del consumatore italiano. Sembrerebbe che gli italiani siano consapevoli che per avere cibo sano, buono e sicuro servono trattori, antiparassitari, concimi hi-tech e ricerca scientifica. Però basta scavare un pochino, e questa convinzione va in pezzi: nel nostro immaginario, l’agricoltura “buona” è ancora ferma alla fattoria di Nonna Papera , alla bianca fattoria dove il concime lo fanno le mucche, nutrite col mais del campo antistante la stalla. I maiali sì occupano di smaltire i torsoli delle pannocchie, mentre gli scarti più appetitosi le mangiano le galline che fanno l’ovetto fresco tutte le mattine.