Il Sole 24 Ore
Il nuovi vertici hanno avviato la “Chianti Classico Revolution” per migliorare ulteriormente la.qualità del prodotto e delle relazioni. Mettere al centro i produttori, indipendentemente dalla loro dimensione aziendale, e portare nel mondo l’immagine perfettamente a fuoco di un vino che coincide da secoli con un territorio. Questo il senso della “Chianti Classico Revolution” innescata dai nuovi vertici del Consorzio del Gallo Nero, il quale sta vivendo una luminosa fase di slancio organizzativo e comunicativo, sorretto dalla tipologia di Chianti Classico DOP che andrà ad aggiungersi al prodotto d’annata e al Chianti Classico Riserva, che attualmente copre il 25% delle bottiglie prodotte e il 40% del fatturato.
L’intento è quello di offrire un’ulteriore possibilità di competizione, crescita e visibilità ai produttori che in questo modo potranno così vedere riconosciuti e valorizzati in un top di gamma ben definito gli investimenti in una sempre maggiore qualità.