Le novità regolamentari del 2024: la riforma delle Indicazioni Geografiche (IG). Nel Report delle attività 2023 di ICQRF, tre domande a Mauro Rosati, Direttore Generale di Qualivita sui nuovi aspetti della tutela delle IG nel nuovo Regolamento.
La Fondazione Qualivita è un ente senza scopo di lucro, che nasce nel 2000 con l’obiettivo di valorizzare e tutelare le produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità europee attraverso una struttura organizzativa sempre più articolata al fine di implementare conoscenze a supporto del sistema delle DOP e IGP, svolgendo attività in ambito sia culturale che scientifico e collaborando con i consorzi di tutela e le istituzioni.
Il Dr. Rosati ci risponde a tre domande in merito al nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità che entrerà in vigore a breve e che mira al rafforzamento del settore, ritenuto fondamentale per fornire alimenti di qualità elevata e proteggere il patrimonio culturale, gastronomico e locale in tutta l’Unione Europea, rispondendo, al contempo, alle esigenze della società rivolte alla sostenibilità.
Quali novità prevede il nuovo Regolamento in tema di protezione delle IG?
Il nuovo Testo Unico sulla Qualità contiene numerose novità fondamentali per il prosieguo del successo delle IG. Tra queste, notevoli passi in avanti sono stati fatti in merito alla protezione. Per renderla più efficace, è stata rafforzata online e nel sistema dei domini, che diventerà ex officio, ed è stato introdotto l’obbligo di indicare la percentuale di prodotto IG utilizzato nei trasformati. A livello internazionale, i Consorzi di tutela riconosciuti possono essere registrati automaticamente all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona. Sono state inoltre eliminate anche quelle falle del sistema che consentivano a Stati membri o produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle IG, come nel caso del Prosek o dell’aceto balsamico sloveno.
Quali strumenti saranno utilizzati per proteggere le IG online?
La protezione online e nel sistema dei domini sarà rafforzata diventando ex officio tramite un sistema di geoblocking. Questo richiederà agli Stati membri di bloccare l’accesso a tutti i contenuti che evocano un’Indicazione Geografica, anche grazie a un alert system sviluppato da EUIPO (European Union Intellectual Property Office). Le Indicazioni Geografiche saranno peraltro riconosciute come un diritto da invocare nelle procedure di risoluzione alternative delle controversie in materia di registrazione dei nomi di dominio.
Cosa cambia in merito alle IG utilizzate come ingredienti e all’etichettatura dei prodotti DOP IGP?
Sarà obbligatorio indicare in etichetta la percentuale di prodotto IG, in modo che caratterizzi il prodotto trasformato. L’uso di prodotti simili all’IG è vietato. I trasformatori dell’UE saranno obbligati a informare i Consorzi riconosciuti dell’utilizzo della IG e dovranno attendere una conferma scritta, che potrà includere indicazioni sul corretto utilizzo dell’Indicazione Geografica. Al contempo, però, gli Stati membri potranno rafforzare tale disposizione predisponendo una procedura autorizzativa a livello nazionale, come avviene attualmente in Italia. Infine, per garantire una maggiore trasparenza nei confronti delle persone sarà obbligatorio indicare sull’etichetta di tutti i prodotti IG il nome del produttore, che dovrà comparire nello stesso campo visivo dell’indicazione geografica salvo i casi di imballaggi di dimensioni molto ridotte.