Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, racconta a Consortium gli investimenti per potenziare il legame tra prodotto e territorio e le azioni a sostegno della promozione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli
In Piemonte il valore della produzione di cibo e vino certificati vale 1 miliardo e 387 milioni di euro grazie al lavoro di 12.800 operatori che afferiscono alle 82 filiere dei prodotti di qualità della regione: 14 DOP e 9 IGP nel comparto agroalimentare e ben 59 DOP (41 DOC e 18 DOCG) nel settore vitivinicolo. La regione conta anche 342 PAT, prodotti agroalimentari tradizionali e i “prodotti di montagna”, indicazione facoltativa di qualità utilizzata da 360 operatori piemontesi, il più alto numero a livello nazionale. Inoltre sono 2.500 i produttori che certificano biologico su una superficie complessiva di 50.000 ettari, e ad essi si sommano i preparatori esclusivi e gli importatori, per un totale di oltre 3.000 operatori appartenenti al settore. Consortium ha intervistato Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte.
Assessore Protopapa, che ruolo hanno le produzioni DOP IGP nell’offerta agroalimentare del Piemonte?
Nel 2020 la produzione DOP e IGP del Piemonte è cresciuta del +2,7%, nonostante le difficoltà che il comparto ha dovuto affrontare nel primo anno della pandemia, a partire dalla crisi economica con la chiusura delle attività Horeca e il blocco dell’export. A dimostrazione che la qualità resta il punto di forza dell’offerta agroalimentare del Piemonte, con eccellenze del cibo e del vino che da anni si sono imposte sui mercati esteri, e questo grazie alle attività di promozione dei Consorzi di tutela e agli stessi produttori, impegnati nella coltivazione sostenibile e biologica e nel rispetto dei parametri richiesti dalle certificazioni.
Cosa chiede il consumatore di oggi, molto più attento a quello che porta in tavola?
Tracciabilità e sicurezza alimentare: sono qualità che caratterizzano i prodotti made in Piemonte e sono requisiti richiesti e apprezzati dal consumatore. La Regione Piemonte sta investendo molto nel potenziare il legame tra prodotto e territorio, partendo proprio dalla grande offerta delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole per progetti di valorizzazione territoriale attraverso azioni coordinate. I nuovi regolamenti regionali sui Distretti del cibo e sulle Enoteche regionali e Strade del vino e del cibo si pongono come obiettivo la creazione di una rete di soggetti pubblici e privati tra mondo produttivo agroalimentare, offerta turistica, culturale e paesaggistica rurale, coinvolgendo l’intera filiera produttiva a livello locale.
Come ha risposto il Piemonte a questi anni di pandemia?
In questi anni di crisi economica dovuta alla pandemia, l’agroalimentare ha inciso in modo positivo sull’economia turistica regionale: nel 2021 il Piemonte è stata la regione italiana che ha registrato nelle recensioni online il sentiment più elevato nei confronti dell’offerta enogastronomica, andamento confermato da un’ottima stagione turistica estiva, con un aumento del +80% dei flussi turistici sia nazionali che provenienti dai Paesi europei nelle colline piemontesi di Langhe Roero e Monferrato, riconosciute paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco, già a partire dal mese di giugno, ben prima del tradizionale periodo autunnale.
Quali sono le azioni della Regione Piemonte a sostegno della promozione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli?
Valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità migliorando il loro posizionamento sui mercati, è una delle principali priorità della Regione Piemonte perseguite attraverso diverse misure di sostegno. Nel 2021 sono stati stanziati sulle misure dell’Organizzazione Comune di Mercato Vitivinicolo 9,2 milioni di euro a favore dei Consorzi di tutela e delle associazioni di produttori per la promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi, 3,8 milioni di euro a favore delle aziende vitivinicole per gli investimenti e 6,3 milioni di euro a favore delle aziende vitivinicole per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Nel 2022 sono 11,6 milioni di euro i fondi stanziati sulla misura dell’Organizzazione Comune di Mercato a favore del comparto ortofrutticolo piemontese. Attraverso il Programma di sviluppo rurale sono stati assegnati nel periodo di transizione verso la nuova programmazione 2021-2023 ben 8 milioni di euro a sostegno delle attività di informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità svolte nei Paesi UE dai Consorzi di tutela e dalle associazioni di produttori; inoltre, considerando sempre più strategico il ruolo svolto dalle Enoteche regionali sul territorio, la Regione ha assicurato per il triennio 2021-2023 uno stanziamento di 305 mila euro per garantire continuità alle attività di promozionali svolte in questi difficili anni di pandemia.
A cura della Redazione
Fonte: Consortium 2022_01