CiboDiStrada.it
Al via CiboDiStrada.it, il portale che si propone come il riferimento innovativo di tutto lo street food italiano, ma soprattutto di quello che ha come denominatore comune l’utilizzo di materie prime di qualità con i prodotti certificati DOP, IGP e BIO e la grande professionalità dei cuochi da strada. Grazie alla collaborazione con Fondazione Qualivita, all’interno della sezione news ampio spazio alle materie prime certificate con excursus di qualità e caratteristiche delle indicazioni geografiche e delle loro declinazioni nella gastronomia di strada. Oggi vi portiamo nel mondo della Porchetta di Ariccia IGP, la sola registrata col logo europeo nel variegato panorama italiano di queste preparazioni
Evoca il sapore di panini indimenticabili, di scampagnate e di giornate al mare. Il panino con la porchetta è un richiamo irresistibile, quando occhieggia invitante, all’uscita dalla discoteca, sui cartelloni dei piccoli chioschi ambulanti. Dopo ore a ballare cosa può essere meglio di un fragrante e appetitoso panino, aspettando di vedere sorgere le prime luci dell’alba? Il consumo della porchetta è prevalentemente legato ai venditori ambulanti che si muovono seguendo i luoghi dove sia previsto un notevole afflusso di persone: feste paesane, fiere, mercati, concerti e raduni. La porchetta è un piatto tipico dell’Italia centrale, simile nell’essenza, diverso per alcuni dettagli. Si tratta di una preparazione piuttosto complessa consiste in un maiale intero, svuotato, disossato e condito all’interno con il fegato del suino, sale marino, pepe, erbe aromatiche, e arrostito per diverse ore in forno finché la crosta esterna non appare perfettamente dorata e croccante.
Si consuma tagliata a fette, sempre accompagnata da un pezzetto di crosta, e del sale aromatizzato che ne rende unico il sapore. Tipica dell’Italia centrale, lega il suo nome a quello di molte località famose per la sua preparazione, che si differenzia da un posto all’altro per il diverso uso degli aromi (aglio, finocchio, alloro, rosmarino…) e dalle dimensioni del maiale utilizzato. Lazio, Abruzzo, Marche Toscana, Calabria, sono le regioni dove la porchetta è più legata al territorio. Ne esiste anche una ‘trevigiana’, simile ma diversa al tempo stesso.
La Porchetta di Ariccia IGP – come detto unica Indicazione Geografica – ha forma cilindrica e una crosta croccante di colore marrone, di consistenza più morbida nella parte inferiore, cioè la zona del sottopancia. La carne è bianco-rosata inframmezzata dal marrone delle spezie. E’ molto saporita e profumata grazie agli aromi come rosmarino, aglio e pepe nero. La porchetta intera pesa fra i 27 e i 45 kg, mentre il tronchetto pesa 7-13 kg. La Porchetta di Ariccia IGP ha un ruolo principe nella gastronomia romana e laziale. Nel romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, lo scrittore Carlo Emilio Gadda descrive il modo in cui veniva venduta la porchetta di Ariccia a Roma da un ambulante, che ne decantava le caratteristiche con parole in dialetto romanesco che suonano come un inno a questo prodotto. “La porca, la porca! C’avemo la porchetta signori! La bella porca de l’Ariccia co un bosco de rosmarino in de la panza!”.
In tutta la zona dei castelli romani, ma in particolare ad Ariccia, è facile trovare chioschi fissi e ambulanti che vendono questo prodotto. A Roma, un ottimo panino con la Porchetta di Ariccia, accompagnato da un bicchiere di vino dei Castelli, si può gustare da Er Buchetto 1890, locale storico vicino alla Stazione Termini.