La Piadina Romagnola IGP “parla di Romagna”. Il 70% dell’export del prodotto certificato IGP viaggia nelle tavole imbandite di Germania e Austria. Numeri imponenti, pari a 45.649 chilogrammi nel mercato tedesco e 37.087 in quello austriaco, per un totale che oltrepassa gli 82mila chilogrammi. Numeri che possono certificare come la piadina romagnola sia un volano per il turismo teutonico.
“Il consumatore tedesco ama la Piadina Romagnola IGP tanto da essere il primo nostro mercato in fatto di export – spiega il presidente del Consorzio di promozione e tutela della Piadina Romagnola Alflo Biagini – . E` il prodotto simbolo della nostra terra, il “cibo di strada” che grazie al suo prezzo contenuto e alla varietà di abbinamenti, rappresenta un fenomeno di costume che cattura gli amanti della buona tavola. E che non piace solo agli italiani, ma cattura anche gli amanti della buona tavola oltreconfine, a partire dal mercato di cultura tedesca“.
È di questi giorni la presenza in Romagna di un giornalista tedesco, Ralf Bender, della testata Lebensmittel Zeitung che ha visitato di persona i luoghi della piadina romagnola rimanendo stregato da come quattro semplici ingredienti (farina, acqua, sale, strutto o olio d`oliva) siano divenuti il simbolo culturale di una terra. “La Piadina Romagnola IGP è un prodotto che piace e che ha tanto da raccontare – conclude Biagini -. Dire Piadina è parlare di Romagna. Ben vengano i turisti tedeschi nelle nostre spiagge e nell`entroterra: noi li accoglieremo con una buona piadina romagnola“.
E se la piadina sfonda nel mercato tedesco, piace sempre di più anche agli italiani: secondo i recenti dati Iri-Nielsen negli ultimi due anni (2018-2019) ha registrato una crescita in volume del +3% nel mercato di casa nostra.
Fonte: Corriere di Romagna