“La nuova DOP Canelli è un valore aggiunto per il nostro territorio, che ne aumenta il prestigio”. Così, l’assessore canellese Giovanni Bocchino (Turismo e manifestazioni), commenta il nuovo passo avanti del Moscato d’Asti DOP prodotto nelle colline del Sud Astigiano e di parte della provincia di Cuneo, che ha fatto nel suo iter da sottozona a DOP ‘indipendente’, con l’approvazione unanime del disciplinare da parte del Comitato Nazionale vini DOP e IGP.
“Siamo molto contenti dei progressi della denominazione – prosegue l’assessore Bocchino –. Il traguardo è vicino, sarà un ottimo volano per il nostro territorio e non possiamo che ringraziare i produttori per il lavoro che hanno fatto da vent`anni a questa parte”. Un percorso, quello del Canelli DOP, che ricalca quello tracciato dal Nizza DOP , la super Barbera di Nizza Monferrato e dintorni. “Speriamo che il Canelli abbia lo stesso impatto che ha avuto il Nizza, sono due denominazioni diverse ma i nostri cugini sono sicuramente un esempio di successo”, dice Bocchino.
E già si sta pensando a come dare più risalto al Canelli nelle manifestazioni del dopo Covid. “Un lavoro che stiamo portando avanti da tempo insieme all’Associazione produttori Moscato Canelli: non abbiamo potuto intervenire nel processo di creazione della DOP, ma facciamo da sempre il tifo per la sua nascita. E per i turisti, sarà sicuramente un ulteriore motivo per venire a visitare la nostra città”. Sull’ok romano alla DOP, interviene anche la minoranza consiliare di Insieme per Canelli formata da Mauro Stroppiana, Roberta Giovine e Alessandro Negro.
“Sebbene ovviamente il traguardo del Canelli DOP non sia merito nostro, abbiamo sempre sostenuto, in Consiglio comunale e fuori, che questo sarebbe stato un risultato importante per tutti i cittadini e le imprese della città, non solo per i produttori. Occorreva, come occorre tuttora, accelerare per preparare il terreno e cogliere tutte le opportunità. Abbiamo l`esempio del Nizza DOP. Noi abbiamo già iniziato a lavorare a una serie di piccoli progetti. Chiunque sia disposto a collaborare si faccia avanti”.
Fonte: La Stampa