Gli «Azzurri» della Dop sono a Trondheim, in Norvegia, dal 27 al 28 ottobre, per competere con oltre 4500 formaggi provenienti da più di 40 Paesi dei sei continenti
Gli «Azzurri» del Parmigiano Reggiano sono pronti a sventolare il Tricolore tra i fiordi scandinavi. I 98 caseifici che quest’anno formano la Nazionale del Parmigiano Reggiano partecipano insieme alla trentaquattresima edizione dei World Cheese Awards, la competizione più importante del mondo dedicata ai formaggi, che si tiene allo Spektrum Center di Trondheim, in Norvegia, dal 27 al 28 ottobre, e che annovera il Consorzio del Parmigiano Reggiano tra gli sponsor.
Il concorso, organizzato dalla Guild of Fine Food, vede la comunità casearia mondiale riunirsi per una gara destinata a essere la più grande e internazionale mai vista, con oltre 4500 prodotti iscritti provenienti da più di 40 Paesi dei sei continenti. I formaggi partecipanti vengono gustati alla cieca da 260 esperti internazionali divisi in squadre che individuano, oltre ai trofei specifici per paese e per formaggio, gli ori, gli argenti, i bronzi, i Super Gold (il migliore tra gli ori del tavolo) e, infine, il vincitore assoluto 2023-2024.
È questa la cornice in cui il Parmigiano Reggiano tenta di superare gli straordinari risultati ottenuti nella scorsa edizione, in cui la Nazionale ha vinto 93 medaglie, di cui 2 Super Gold, 17 medaglie d’oro, 33 d’argento, 38 di bronzo (a cui vanno aggiunte 3 medaglie, un oro, un argento e un bronzo, riconosciute a tre caseifici che si sono iscritti indipendentemente al concorso), riconfermandosi il formaggio più premiato ai World Cheese Awards.
Qual è dunque il «dream team» che partecipa alla sfida internazionale? In occasione di questa edizione, la Nazionale del Parmigiano Reggiano è composta da 98 caseifici in rappresentanza non solo dei 292 totali facenti parte del Consorzio, ma di tutto l’universo della Dop: vengono da quella «fettaccia di terra che sta tra il Po e l’Appennino», come scrisse Giovannino Guareschi, distribuiti nelle province di Parma, Reggio, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po. Non solo: i prodotti vanno dai formaggi di montagna a quelli biologici, da quelli delle vacche rosse a quelli delle vacche brune, in un mosaico di biodiversità unico al mondo.