Dieci giorni di sciopero per mezzo etto di mortadella. Fra i minatori del Valdarno che estraevano dal sottosuolo la lignite ve ne erano alcuni emiliani, soliti mangiare panini farciti di Mortadella Bologna IGP, salume sconosciuto agli operai locali, ai quali era concesso solo il pane.
Era il 1° febbraio del 1947 e i minatori – tutti ex contadini – radunatisi nel Circolo di Castelnuovo dei Sabbioni, frazione del comune di Cavriglia, stilarono i punti del rinnovo del contratto. Chiedevano un aumento del salario, varie agevolazioni, forme di tutela, in quanto costretti a vivere a 150 metri sottoterra. Richieste che avrebbero migliorato il loro modo di lavorare, quindi il loro “essere”. Ma tra queste, una era speciale, derivata dal confronto con i colleghi dell’Emilia, e che puntava a quello che potremmo definire il loro “benessere”: volevano mezz’etto di Mortadella Bologna IGP a pranzo. Inizialmente furono accontentati su tutti i punti tranne che su quello relativo alla mortadella. I minatori non si arresero e per altri dieci giorni le miniere furono bloccate, fino a quando non la spuntarono. Arrivò la tanta sospirata Mortadella Bologna IGP: era il 27 febbraio dello stesso anno.
Sabato 23 maggio, presso il magnifico borgo abbandonato di Castelnuovo dei Sabbioni, il Consorzio Mortadella Bologna IGP in collaborazione con il Comune di Cavriglia celebrerà l’evento alle 11.00 con una suggestiva messinscena: cento attori vestiti con costumi d’epoca da minatore prenderanno parte a una rievocazione storica che celebrerà il cosiddetto “Sciopero della Mortadella”.
“Quando Il Comune di Cavriglia ci ha coinvolto in questo evento, abbiamo subito aderito con entusiasmo. Come Consorzio Mortadella Bologna siamo onorati di rendere omaggio a questi lavoratori che si sono battuti per vedere riconosciuti i loro diritti. La ricostruzione storica è anche un modo per entrare nel vivo di questo grande prodotto: considerato un cibo raffinato e di lusso tra il XVI e il XVIII secolo per diventare poi companatico degli operai negli anni 40/50, fino ai giorni nostri, che vedono la Mortadella Bologna come uno dei salumi più amati e apprezzati nel mondo” ha affermato Corradino Marconi, Presidente Consorzio Mortadella Bologna.
“È con profondo rispetto e massima cura che abbiamo deciso, in collaborazione con il Consorzio Mortadella Bologna, Dario Cecchini ed Enzo Brogi, di organizzare questa rievocazione storica il prossimo 23 maggio alle 10 al Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni. Lo sciopero in questione, nel febbraio del 1947, fu uno dei tanti nei quali i nostri minatori si resero protagonisti in quegli anni durissimi del secondo dopoguerra. Cavriglia uscì dal secondo conflitto mondiale letteralmente a pezzi, con 192 vittime massacrate dall’esercito nazista in ritirata e intere comunità falcidiate.
Gli anni della ricostruzione furono molto duri anche per la miniera e questo sciopero che rievochiamo ne è la riprova.
Ci auguriamo che questa iniziativa serva a ricordare adeguatamente all’Italia intera il contributo che la nostra comunità ha dato sia in termini di lavoro che in termini di sacrifici e di sangue a tutto il Paese” – ha affermato il Sindaco di Cavriglia , Leonardo Degl‘Innocenti O Sanni.
Dopo la rievocazione storica, seguirà alle 12.00 un Convegno – a ingresso libero – dedicato allo sciopero presso l’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni, al quale interverranno: Corradino Marconi, Presidente Consorzio Mortadella Bologna; Leonardo degl’Innocenti o Sanni, Sindaco di Cavriglia; Filippo Boni, Vice Sindaco di Cavriglia; Enzo Brogi, Consigliere Regionale; Dario Cecchini, Macellaio di Panzano. Al termine seguirà un buffet con la collaborazione del Consorzio Grana Padano e il Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola.