Il Consorzio di tutela avvia due PSR negli ambiti ristorazione e formazione professionale
Analizzando il segmento della filiera dell’Olio a Indicazione Geografica a livello nazionale, è possibile osservare come, nonostante l’elevato numero di riconoscimenti, secondo i dati ISMEA-AICIG, la produzione di olio certificato non supera il 2%-3% del totale, che sale di alcuni punti percentuali – stimata intorno al 6% – ragionando in termini di valore. Un dato che testimonia il grande potenziale di mercato inespresso da una delle più celebri filiere produttive del made in Italy.
In questo contesto la DOP Riviera Ligure presenta caratteristiche peculiari uniche pubblicamente riconosciute come elementi di eccellenza, ma non ancora in grado di remunerare sufficientemente i componenti della filiera, dalla fase agricola alla commercializzazione per raggiungere una sostenibilità compiuta sul territorio, dal punto di vista economico e sociale secondo i modelli evoluti di Indicazione Geografica.
Esigenze e strategia
A diciotto anni dalla sua prima immissione sul mercato l’olio extra vergine di oliva DOP Riviera Ligure mostra infatti due principali elementi di fragilità, come in generale tutti gli oli extra vergini a denominazione. La prima riguarda la scarsa conoscenza della differenza che esiste tra un semplice extra vergine di oliva, che è una semplice autodichiarazione del produttore, rispetto all’olio extra vergine di oliva DOP Riviera Ligure, un olio che è controllato, assaggiato, certificato e garantito. Il secondo elemento di fragilità riguarda la presenza sul mercato di oli extra vergini di oliva che fanno riferimento al territorio ligure ma che non possiedono la denominazione di origine.
Il Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Riviera Ligure di tutela ha individuato l’esigenza strategica di migliorare la conoscenza del valore della denominazioni e rinnovare il legame tra la filiera e l’enogastronomia nazionale, un fondamentale driver di valore dei prodotti food di qualità, potenzialmente in grado di offrire un posizionamento che rispecchi gli sforzi legati alla modalità di produzione e le caratteristiche qualitative del prodotto.
[blockquote size=”fourth” align=”right” ]Rafforzato il posizionamento nella distribuzione ad alto valore[/blockquote] Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 il Consorzio ha messo in opera un progetto nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale Liguria 2014-2020, in collaborazione con la Fondazione Qualivita. Target specifico dell’azione è stato il segmento Ho.Re.Ca nazionale di alto livello, con un’attenzione specifica sull’area geografica del Nord Ovest, territorio che storicamente presenta intense relazioni di scambio sia dal punto di vista culturale che economico con la Liguria.
Obiettivo Ho.re.ca
La strategia promozionale si è basata su un segno distintivo specifico della campagna “Qualità certificata nell’Alta Cucina”, su degustazioni esclusive, realizzate in collaborazione con un assaggiatore e uno chef stellato, a cui sono stati invitati operatori Ho.Re.Ca, chef e imprenditori, di tre aree geografiche – Milano, Torino e Parma – e su una campagna di comunicazione.
Sono state realizzati tre iniziative promozionali di alto livello, in cui l’oleologo Luigi Caricato ha spiegato la tecnica per comprendere la qualità dell’olio extra vergine di oliva ed ha presentato le tre menzioni geografiche. Lo chef Tano Simonato, “specialista” dell’impiego dell’olio extravergine di oliva in cucina e stella Michelin, ha presentato invece un menù esclusivo dedicato all’olio DOP Riviera Ligure. Gli appuntamenti si sono svolti nel suo ristorante di Milano Tano passami l’olio, al ristorante Les Petites Madeleines dell’Hotel Turin Palace per terminare con l’Osteria di Fornio a Fidenza.Prima e dopo la degustazione esclusiva di olio DOP Riviera Ligure i 75 operatori del settore, selezionati da Fondazione Qualivita, hanno potuto incontrare alcune aziende consorziate per entrare nel vivo della filiera produttiva e conoscere i suoi protagonisti.
Da qui si è passati ad una intensa campagna di comunicazione veicolata, in particolare sui media digitali – web e canali social network – diretta ai target operatori della ristorazione, consumatori e media di settore con l’obiettivo di consolidare e rilanciare l’associazione tra olio DOP Riviera Ligure e cucina di alto livello basata su materie prime di e
ccellenza Made in Italy. Consorzio e Qualivita hanno creato e diffuso articoli e contenuti per una rete di food blogger, giornalisti ed esperti di settore influenti nell’ottica di consolidare una rete di “ambasciatori digitali” che promuova le caratteristiche della DOP Riviera Ligure in cucina e faccia comprendere le differenze rispetto al prodotto generico.
La doppia garanzia, di qualità e origine, unita alla sostenibilità economica e sociale della filiera rappresentano il filo rosso su cui continuare ad agire nella comunicazione.
DOP e ristorazione del futuro
Sempre il settore della ristorazione, questa volta in ottica nuove generazioni, è stato il target di un secondo progetto collegato messo in campo sempre nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale Liguria 2014-2020. Cultura e approccio professionale nella didattica dei giovani studenti sono stati gli elementi fondamentali di un progetto di formazione portato dal Consorzio negli Istituti Alberghieri di Piemonte e Liguria. Ottanta laboratori in 18 istituti con circa 3000 studenti coinvolti con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e sapori della DOP Riviera Ligure. Un metodo formativo professionale basato su video e slideshow accompagnati da un insegnamento pratico sulla tecnica di assaggio che intende rinnovare la consapevolezza tra chi un domani sarà protagonista del comparto della ristorazione o della preparazione alimentare on demand e di mille altre possibili applicazioni nel settore.
“La denominazione di origine Riviera Ligure – ha affermato il presidente del Consorzio, Carlo Siffredi – contiene al proprio interno gli elementi, ossia gli attributi, capaci di “creare valore” e migliorare il proprio posizionamento sul mercato: tracciabilità, caratteristiche qualitative, attività di certificazione, controllo e vigilanza sul prodotto. Per questi motivi ci siamo rivolti tanto alla realtà consolidata del mondo della ristorazione di alto livello e del segmento Ho.Re.Ca., quanto agli chef del futuro. Il mondo degli chef è custode, interprete e diffusore di un sapere radicato nel contesto italiano, è di fatto un elemento culturale complesso e tale aspetto è decisivo anche per le giovani generazioni”.
A cura di Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure
Fonte: Consortium 2018/00
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