Nelle Marche sono 14 i prodotti dop del cibo e 21 le denominazioni del vino Bernetti, presidente Imt: «Un piano per promuovere le nostre eccellenze»
Seppur sia stata superata dal Lazio perdendo una posizione nella top delle regioni stilata dal Rapporto Ismea- Qualivita 2023.
La Dop Economy marchigiana nel 2022 ha dimostrato di godere di buona e, soprattutto, sana salute. Buona perché confrontando al 2021,è cresciuta del 4,1%, passando da 132 a 137 milioni (+0,9%) per 114 prodotti DOP del cibo e + 4,9% per le 21 denominazioni del vino ma più di tutto dimostra che il sistema marchigiano ha nel suo Dna un’ottima capacità di resistere agli eventi macroeconomici ed ambientali estremi e reagisce adeguando le sue strategie con trasparenza e nel rispetto dell’autenticità dei
territori.
Nel gioco globale dove la Dop Economy italiana (l’economia generata d ai prodotti dell’agroalimentare a denominazione di origine certificata) rappresenta ben 20,2 miliardi di curo capitanata dal Veneto (4.836 milioni) e dall’Emilia-Romagna (3.969 milioni) e vanta un +8,8%, emerge che i 2.872 operatori marchigiani difendono la propria capacità competitiva con produzioni di qualità.
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Fonte: Corriere Adriatico