Con una serie di azioni di promozione, il Consorzio di tutela ha potenziato il posizionamento nella ristorazione e fatto crescere del 30% il valore della Cozza DOP. Al via i primi “Cozza Tour” nella Riserva di biosfera riconosciuta Unesco.
Successo per l’attività di formazione che ha permesso nei giorni scorsi di far conoscere alla stampa nazionale la cozza di Scardovari Dop, il mollusco che nasce nella Riserva di biosfera riconosciuta Unesco . Questa azione rappresenta anche la fase finale di un progetto frutto della sinergia tra Consorzio di tutela, Consorzio cooperative pescatori del Polesine, Fondazione Oualivita e Eurofishmarket.
“Alla scoperta della cozza Dop” è appunto l’iniziativa che ha portato i giornalisti delle maggiori testate italiane a conoscere in presa diretta le attività legate all’allevamento della rinomata cozza. Nel ricco programma a corollario di uno specifico seminario, in cui è stato coinvolto anche l’ente di certificazione CSQA, sono stati mostrati i luoghi e le tecniche di semina e di accrescimento fino alla prima lavorazione che avviene nelle tipiche cavàne dei pescatori per poi arrivare al centro di lavorazione e confezionamento dove le cozze vengono pulite, confezionate e quindi distribuite nel mercato.
“Un percorso di promozione indirizzato a far crescere la visibilità e il posizionamento del prodotto nella distribuzione di qualità con la conoscenza del territorio e del marchio, oltre a creare maggiore coesione all’interno del territorio – commenta Paolo Mancin, presidente del Consorzio di tutela della cozza di Scardovari Dop – un progetto che ha dato una chiave di lavoro condivisa dai nostri allevatori con l’obiettivo comune di far crescere la Dop all’interno del mercato e riscuotere una maggiore attenzione e consapevolezza da parte dei ristoratori e del consumatore finale”.
Fonte: La Voce di Rovigo